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ANALISI




Il margine attrezzato per un nuovo rapporto tra città e fiume

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parco
disegni

La situazione di partenza è qui rappresentata dalla planimetria del Parco Naturale del fiume Savio, il corso d’acqua che attraversa Cesena abbastanza “silenziosamente” da sud a nord in un settore non più interessato dall’espansione urbana, inglobato nella città solo nel secondo dopoguerra, dopo che era stato irregimentato il corso del fiume con la costruzione degli argini tra i due ponti (Clemente e Risorgimento).
Il progetto del Parco previsto dal Comune si basa su due grosse aree verdi a monte e a valle della città, una a carattere naturalistico (l’area di Ca’ Bianchi a sud) l’altra a carattere sportivo (il parco dell’Ippodromo a nord). Il grosso intervento di recupero dell’area dell’ex – Zuccherificio di fronte all'Ippodromo, non ha alcuna relazione con l'area verde adiacente ed collegata all'altra solo con piste ciclabili lungo i margini del fiume. Totalmente assente la considerazione del rapporto con la città anche e soprattutto relativamente alla parte storica. Invariata la considerazione del fiume come “canale” puro e semplice, relativamente al tratto urbano dove la preoccupazione principale rimane quella dell’allontanamento rapido delle acque.
E sono proprio queste carenze che necessitano una risposta: l’inserimento del fiume nella città data la sua effettiva estraneità e la rottura del “silenzio” che permea lo spazio del “canale”, sinonimo di incomunicabilità, di diffidenza. Attivare un dialogo, creare spazi di relazione, intonare una musica sulle linee della città, dell’architettura, del fiume, della natura, dell’acqua è diventato l’obbiettivo imprescindibile.
Il rapporto architettura – natura, città – ambiente, è il fulcro del progetto, rapporto che a Cesena ha sempre avuto un suo delicato equilibrio, una relazione più o meno stabile tra gli elementi. Dal fiume Savio la città ha sempre mantenuto una “distanza di sicurezza” per la pericolosità delle frequenti alluvioni e i continui cambiamenti di percorso mentre l’altro piccolo corso d’acqua, il Cesuola, oggi interrato, ha sempre fatto parte della vita della città attraversandone il nucleo storico. Altro elemento naturale importante è il colle Garampa, dove storicamente è sorto il primo insediamento e dove ancor oggi si trova la Rocca Malatestiana; fino alla fine del secolo scorso ha sempre fatto parte della vita della città rappresentandone l’integrazione con l’ambiente naturale, il “
genius loci”; l’abbattimento del quartiere Chiesanuova che sorgeva a ridosso del colle ha portato ad un allontanamento della “Murata” dalla città “bassa” interrompendo il dialogo con la natura, perdendo un tratto fondamentale della città.

progetto
plastico
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